Boudin, alla fine degli anni Cinquanta aveva visto nella vetrina del coloraio Gravier di Havre, dove esponeva i suoi lavori, le caricature di Monet, più giovane di sedici anni , e lo aveva invitato a unirsi a lui per dipingere all'aria aperta sulla costa normanna.Boudin, dava al paesaggio che dipingeva freschezza e naturalezza, era molto attento ai mutamenti delle nubi e delle onde, colpirono Baudelaire che lodò l'artista nella recensione del Saloon del 1859; l'ammirazione del del poeta non si rivolgeva tanto al quadro lì esposto quanto agli schizzi a olio eseguiti all'aria aperta, che aveva appena visti nello studio dell'artista: nel suo scritto Baudelaire sottolineava il fatto che Boudin appuntasse con cura, su ognuno dei fogli, la data e l'ora, analogamente a quanto aveva fatto John Constable mezzo secolo prima nei suoi schizzi di nuvole.
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La spiaggia di Trouville-1864 Parigi Musèed'Orsay |
La capacità di catturare gli effetti transitori e reali del momento fanno di Eugène Boudin una figura importante nella storia del plein air francese, uno dei precursori più diretti della pittura impressionista.
Gli studi all'aria aperta tanto ammirati da Baudelaire, vengono da lui sviluppati in i paesaggi più rifiniti, realizzati in atelier; a partire dagli anni Sessanta i paesaggi si popolano di figure diverse, non lavoratori locali, ma quelle dei turisti fra i quali Boudin trovava i suoi clienti. Nei dipinti degli anni Sessanta l'artista registra quindi la voga crescente del turismo nelle località costiere-uno dei temi classici della successiva pittura della vita moderna , di Manet e degli impressionisti-senza mai perdere, tuttavia la capacità di trascrivere fedelmente la luce sempre mutevole del paesaggio normanno.
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Notizie e immagini prese da questo libro. Tranne la prima e la seconda |
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