Per conservare vivi e funzionanti i nostri rapporti con gli antichi maestri, in ultima analisi, è necessario forzarli. Questa lucida affermazione di Francis Haskell ci ricorda quanto sia difficile, per la storia dell'arte come disciplina scientifica, tenere in vera tensione il dialogo personale, intellettuale ed emotivo con le opere d'arte del passato.Anche per questo è importante ricordare che le più penetranti, pur se spesso le più forzate, interpretazioni di un artista sono state elaborate da altri artisti.

lunedì 20 marzo 2017

Rubens e la sua Scuola L'ultima Gloria di Anversa.


Cliccare sull'immagine per ingrandirle!

La figura potente e fragorosa di Pieter Paul Rubens torreggia sopra l'Arte del Seicento.
Nato nel 1577 a Siegen, in Germania.

La sua formazione avviene ad Anversa.

Parte per l'Italia. Arrivare a Venezia e a Roma nell'anno 1600 significa, per un pittore delle sue doti, la svolta decisiva.

In questo suo percorso giovanile, Rubens si impadronisce voracemente della piu' completa informazione sulla storia della pittura: copia i vecchi maestri, per immedesimarsi nel loro stile.

L'attenzione di Rubens, non è rivolta solo al passato: osserva con intelligenza anche i palazzi "moderni", modellerà in seguito, la propria residenza sull'esempio del tardo Rinascimento, e si accosterà con estremo interesse alla produzione  di Caravaggio, tanto da acquistare   la splendida  Morte della Vergine, rifiutata dai committenti.


Gentiluomo raffinato, di modi perfetti, capace di esprimersi in quattro lingue diverse.
Diplomatico finissimo, Rubens incarna non solo nella pittura la quintessenza del primo barocco, capace di slanci e di turbamenti, coinvolgente e carico di espressività.
La casa Museo di Rubens




Pieter Paulo Rubens. Autoritratto con Isabelle Brandt-1609 1610,,Alte Pinakohek.
Rubens ritrae se stesso con la prima moglie, Isabelle Brandt, in questa splendida tela che commemora il matrimonio.
Esecuzione accuratissima che mette in evidenza i molti particolari simbolici della natura ( a cominciare dal coprifoglio, simbolo di felicità coniugale) e degli abbigliamenti,riferiti ai sentimenti amorosi, alle virtù e all'elevato stato sociale dei due coniugi.
L' autoritratto di Rubens può essere messo a confronto con le analoghe immagini che ci hanno lasciato altri protagonisti della pittura del Seicento, a cominciare da Rembrandt.
La stesura pittorica larga e sicura, le pose confortevoli e dilatate, la ricchezza di colori e il gusto per i dettagli fanno di questa tela un esempio molto caratteristico dello stile di Rubens.
La mano sinistra sull'elsa della spada, Rubens appare come un raffinato gentiluomo, giunto alle soglie della prima maturità, di impeccabile aspetto signorile e di larghe sostanze, tanto da potersi permettere vezzi leggermente stravaganti come le vistose calze arancioni che fasciano polpacci ben torniti.
La morte di Isabella, colpita dalla peste nel 1626, è l'unico vero, grande dramma nella vita del del pittore.


Quando la storia entra a far parte dell’arte e l’arte della storia, i motivi che conducono alla ricerca e allo studio di un capolavoro di questa portata sono innumerevoli ed impossibili da elencare. Il fascino della genialità e la ricompensa in termini di fama e prestigio condussero la storia di Pieter Paul Rubens (1577  il pittore fiammingo della corte di Francia, elaborò, intorno al 1620, ventuno tele per celebrare il destino e le sorti di Maria de’ Medici. (1575 – 1642), moglie di Enrico IV (1553 – 1610). L'”Arrivo di Maria de’ Medici a Marsiglia” rientra nel ciclo dei dipinti celebrativi della gloria regia, motivo encomiastico che ben si presta all’uso delle allegorie mitologiche tipiche del vocabolario artistico di Rubens.




A sinistra: la nascita della regina, a Firenze il 26 aprile 1573
A destra:L'educazione della regina ).



A sinistra del PC -Enrico IV riceve il ritratto di Maria de' Medici e si lascia disarmare dall'Amore.
Nella seconda immagine-Il matrimonio per procura di Maria de' Medici e Enrico IV, a Firenze il 5 ottobre 1600.






L'arrivo della regina a Marsiglia, il 3 novembre 1600.
La nascita del Delfino (futuro Luigi XIII) a Fontainebleau, il 27 settembre 1601



Maria de’ Medici fu una donna scaltra, nascondendo nel corpo femmineo il cuore di un grande sovrano seppe guardare con affetto ogni forma d’Arte, tanto da sviluppare questa sua passione in forme di amicizia con chi era in grado di comprenderne il gusto sontuoso e di assecondarne la vanità; consolidò un forte rapporto di amicizia con Rubens, con cui trascorse da esule gli ultimi anni della sua vita e per cui essa provava la profonda gratitudine per l’eternità che il pittore l’aveva donato grazie alla serie di dipinti dedicati alla sua persona. Altri dipinti  qui..



Rubens sale rapidamenti i gradini sociali e del censo.Dopo il matrimonio con Isabella Brandt.Tra il 1620 e 1640, è l'Artista più richiesto e influente d'Europa. Come era avvenuto per Tiziano.(sempre punto di riferimento storico), la sua Arte lo pone al di sopra delle guerre e delle divisioni, spesso drammatiche, che sconvolgono gli Stati-ha un'abilità diplomatica apprezzata da tutti.

Insomma, alla travolgente attività di pittore, sa affiancare un modello sociale addirittura opposto rispetto ad artisti considerati "eretici" e sfortunati come Caravaggio, e, in tarda età, Rembrandt.

Nel suo rapporto libero e proficuo con i sovrani e con le corti, Rubens ricorda i grandi maestri del Rinascimento italiano. Il suo stile espansivo e carnale sembra inondare le collezioni di tutta Europa: nessuna raccolta principesca può dirsi completa se non propone opere di Rubens, o perlomeno della sua cerchia.

A Parigi esegue lo spettacoloso ciclo di tele dedicate al matrimonio tra Maria dei Medici ed Enrico IV, ventuno vaste composizioni celebrative oggi esposte al Louvre.



Post, che termina con un altro Capolavoro di Rubens:
Trittico Deposizione della croce.


Tavola centrale 1611-1612. Anversa Cattedrale.
I nove personaggi sono distribuiti lungo tre diversi piani di altezza, fino a occupare con densa eficacia tutto il primo piano. Rubens fa calare la sera sulla scena: solo nell'orizzonte più lontano si scorge un ultimo bagliore di residua luminosità. Risalta così ancora più forte il contrasto con l'abbagliante sudario candido su cui viene fatto scivolare il corpo esanime di Cristo.
Insieme alla forza dei colori e delle luci, la Deposizione di Anversa mostra un particolare interesse per la struttura compositiva, basata sulla diagonale lungo la quale scivola il corpo sanguinante di Cristo.
Le potenti masse fisiche e cromatiche dei personaggi si staccano da un fondo completamente scuro, formando una massa plastica movimentata e insieme compatta, come un gruppo scultorio da portare in processione nel periodo della Passione.
Le donne bionde ai piedi della croce rimandono alla tradizione veneta, mentre per le figure Rubens riprende spunti dalla statuaria classica: come il torso di Cristo che ricorda -il Laocoonte-
Bubens governa con energia il vario disporsi delle figure, utilizzando spunti dalla pittura cinquecentesca e dal Manierismo toscano.

Immagini reperite dalla rete
Notizie reperite dal libro- Storia dell'Arte


"Mia soltanto è la patria della mia anima."


2 commenti:

  1. Risposte
    1. Ciao Costantino.
      Avevo abbandonato questo blog che tanto amo.
      Ho volto riprenderlo che un Grande, Rubens.
      So che questo blog è un blog di nicchia..a vedere un commento mi ha sorpresa, e trovo te. Grazie.Buona primavera!!

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