Per conservare vivi e funzionanti i nostri rapporti con gli antichi maestri, in ultima analisi, è necessario forzarli. Questa lucida affermazione di Francis Haskell ci ricorda quanto sia difficile, per la storia dell'arte come disciplina scientifica, tenere in vera tensione il dialogo personale, intellettuale ed emotivo con le opere d'arte del passato.Anche per questo è importante ricordare che le più penetranti, pur se spesso le più forzate, interpretazioni di un artista sono state elaborate da altri artisti.

mercoledì 2 dicembre 2009

Le donne nel panorama artistico dell' Ottocento






In occasione delle feste
Soloimmagini dedica un post
alle artiste dell'Ottocento,
con la loro bellissima pittura,
hanno contribuito ad arricchire
il patrimonio dell'arte
(Artiste molto spesso dimenticate)
Post, che si conclude con la bellissima poesia
di Annarita Ruberto reperita dal blog di Raffaelle
Auguri e Buone Feste a tutti.



La conquista di un proprio spazio.
La situazione delle donne in campo artistico e una questione assai spinosa
e complessa, che va a pari passi con l'emancipazione femminile.
Considerati gli ostacoli e i pregiudizi cui esse hanno dovuto far fronte,
le presenze femminili nella scena artistica sono molto più numerose di
quanto comunamente non si creda.Interessante è osservare come anche nell'immaginario comune si affermi l'idea di donna artista: un passo importante verso il riconoscimento di uno status professionale fino ad allora negato.


Lilly Martin Spencer-Novembre 26,1822-
May 22,1902-New York





L'Ottocento è un secolo di importanti conquiste per le donne.
La richiesta insistente di riforme scolastiche il crescente suffraggio
femminile (che esploderà all'inizio del secolo successivo)
l'inserimento nel mondo del lavoro e una presa di coscienza della
propria condizione sociale rendono le donne più consapevoli di sè
e più motivate nella lotta del lavoro.In questo nuovo scenario, non mancano
gli aspetti contradittori: se da una parte l'universo femminile
sta cercando un nuovo ruolo, dall'altro il restrittivo modello vittoriano
relega ancora la donna nel ruolo di madre e angelo del focolare.



Mary Stevenson Cassatt (Pittsburgh, 22 maggio 1844 –
Château de Beaufresne, 14 giugno 1926) è stata una pittrice statunitense.
Mary Cassant, non diventò mai mamma.
La sua arte, è quasi tutta dedicata ai bambini. .





I problemi per una donna artista sono ben lungi dall'essere risolti.
Le donne erano escluse dall'Ecole des Beaux-Arts.
La pittrice Marie Bashkirtseff, pubblica un articolo
sul gionale della Sociètè du droit des femmes.

"Ci domanderete", prosegue,"con indulgente ironia
quante grandi artiste donne ci sono state.
Eh! Signori, ce ne sono state e questo è stupefacente,
viste le difficoltà enormi che esse incontrano (...).
Non solo si ostacolano gli studi femminili con comportameti gotici,
non solo le si esclude dalla scuola di stato, ma esse non possono
accedere ai corsi di anatomia, di prospettiva, di estetica ecc.".



Eva Gonzalez-1869-1870-




La Sociètè du droit des femmes,fondata nel 1876
dalla femminista Hubertine Auclert, si fa portavoce
di un dissenzo nel quale le donne artiste hanno un ruolo
di spicco. L'ostentazione dello status di artista comincia
a diventare uno stumento per la propria rivalsa sociale.





Berthe Morisot ritratta da Édouard Manet
Berthe Marie Pauline Morisot (Bourges, 14 gen naio 1841 – Parigi, 2 marzo 1895)
è stata una pittrice francese.
Meno conosciuta dei suoi colleghi uomini, ma in certe tele più geniale di loro,
dimenticata dalla storia dell'arte, ma amatissima dai suoi amici -
Renoir, Degas, Monet, Cézanne, Mallarmé -
tanto da essere ritratta in molti dipinti o ricordata in scritti e poesie,
Berthe Morisot è ricordata più come la modella di Manet che come l'unica artista impressionista.



La donna pittrice nella metà dell'Ottocento non deve più nascondersi
o rifuggiarsi nel rassicurante grembo famigliare ma può uscire allo scoperto, mettendo coraggiosamente in gioco se stessa e la propria creazione.


Marie Bashkirtseff
11 November 1858 —
31 October 1884)
was a Ukrainian-b orn Russian




Uno dei primi simboli di questa nuova percezione
della propria professionalità è certamente l'atelier:
possedere uno studio (magari diviso con altre pittrici),
farlo diventare il proprio quartier generale, non è più
un privileggio maschile.


Louise Catherine Breslau (6 dicembre 1856 -
12 maggio 1927) è stato un tedesco / artista svizzero.



Sull'onda di crescente interesse femminile per l'arte
si moltiplicano le scuole per le donne.
Anche gli atelier gestiti da uomini aprono sempre
più spesso le porte ad allieve.


Rosa Bonheur, nata Marie-Rosalie Bonheur,
(16 marzo 1822 - 25 maggio 1899)
"Ritratto di Rosa Bonheur" di Edouard Louis Dubufe
he mostra l'artista con un toro,
simbolo del suo lavoro come pittore di animali, o animalièr




Lo studio di Chaplin, attrae, tra 1860 e il 1870,
molte pittrici, tra le quali Mary Cassat e Eva Gonzalez,
poi allieva di Edouard Manet.L'atelier di Chaplin
riscuote particolare successo perchè è esclusivamente femminile.



Adrienne Marie Grandpierre-Deverzy

(1798-1869) Paris



Gwen John (Haverfordwest, 22 luglio 1876 –
Dieppe, 13 settembre 1939) è stata una pittrice gallese.



Asta Nørregaard, 1853-1933, norwegian painter





E' un fatto rilevante che anche gli atelier gestiti da uomini
aprono sempre più spesso le porte ad allieve.Alcuni pittori
si specializzano proprio nell'insegnamento per le donne.



Christine Lange Kielland, kjend som Kitty Kielland,
(1843-1914) var ei norsk målarinne.





Nel 1897, l'Ecol des Beaux-Arts decide finalmente di accogliere
anche le donne.Molte sono le ragazze che intrapendono lunghi viaggi
per l'Europa:una consuetudine già in voga da tempo nell'universo maschile.
La vera conquista stà nella libertà con cui le donne possono viaggiare:
la presenza di un accompagnatore non è più necessaria. E' comprensibile
che ad attrarre le aspirante artiste sia sopratutto Parigi, all'epoca indiscussa
capitale della cultura, forte polo di attrazione per artisti e intellettuali




Nel XIX secolo cresce sensibilmente anche il numero di donne
interessate alla scultura, questo fenomeno è in parte collegato
alla conquista di un proprio spazio, che facilita l'impiego
di materiali ingrombanti, impensabili tra le mura di casa.
Quella della scultura è, del resto, una tecnica faticosa,
che richiede un impegno fisico poco adatto, al gentil sesso.
Come fa notare intorno al 1865, il reverendo R.B.Thurstone,"
"La tavolazza, i pennelli e i colori si adattano in modo
naturale alle loro mani, ma martelli e ceselli sono utensili
pesanti e gravosi, e le masse di argilla bagnata, i blocchi
di marmo e le colate in bronzo sono materiali rudi e intrattabili
per un lavoro femminile".A cio si aggiungono gli elevati costi di lavorazione:
Difficilmente un committente tanto importante da potersi permettere
un'opera scultoria di grandi dimensioni si rivolgerebbe a una donna.
Altrettanto improbabile è che una donna possa contare su un atelier di
ampie dimensioni dove gestire il lavoro.
La più celebre scultrice del XIX Secolo è Camille Claudiel








Trionfo della Fama, un dipinto realizzato da Lorenzo Costa nell'agosto del 1488

La fama è una lusinga

La fama è una lusinga
eleva agli altari
su un piedistallo
che vacilla.
Offri te stesso
non per rincorrere
il successo.
Incarnare una leggenda
sul nulla
non è onesto.
Accogli
l’appello del futuro
e vivi senza impostura.
Segna a i margini
brani e capitoli
della tua vita.
Cela i tuoi passi
come in contrada
occultata dalla nebbia.
Altri percorreranno
il tuo cammino
orma su orma.
Non spetta a te
distinguere
sconfitta da vittoria.
Mai devi tradire l’Uomo
ma vivere
e soltanto vivere
sino alla fine.










12 commenti:

  1. Bellissimo post.
    Che fatica esser donne in mezzo a tanta supremazia maschile. Ma che privilegio esser donne e custodire in noi il segreto della maternità, e per maternità non intendo il mero fatto biologico.
    Essere donna e artista poi sfiora il sublime come bene evidenziano le stupende parole nella poesia della cara amica comune Annarita

    Brava Rosy

    RispondiElimina
  2. Bellissimo post e grazie rosy di avermi fatto conoscere tante artiste donne.
    Un caro saluto, roberta

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  3. Rosy, nonostante sia oberata come ben sai, non ho saputo resistere e sono venuta a dare un'occhiata al post. Tornerò a leggere con calma appena avrò un attimo di respiro. Quello che ho visto mi basta però per dirti che hai svolto un lavoro di ricerca straordinario.

    Lo sai dove finirà anche questo post, vero?;)

    Grazie di aver chiuso il tuo bellissmo post con la mia poesia.

    Ritorno agli articoli per la rivista...

    Bacioni e abbraccioni
    annarita

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  4. Cara Rosy, grazie per quest'omaggio straordinario alla Donna!
    E la poesia di Annarita chiude in bellezza questo delicato capitolo dedicato all'arte. Da queste parti s'imparano un sacco di cose...

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  5. Cara Rosalba, il cammino della donna è stato e faticoso e ancora c'è da fare...
    La poesia della nostra cara amica, è sublime!
    Un caro abbraccio.

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  6. Cara roberta, grazie a te che hai apprezzato
    Un bacio

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  7. Carissima Annarita, so che stai lavorando molto e ti ringrazio d'aver trovato un po di tempo
    per Soloimmagini...grazie.

    Buon lavoro
    un abbraccio

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  8. Angelo, la poesia di Annarita, chiude veramente in bellezza
    il mondo della donna.
    Grazie
    un bacione

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  9. Oh... Che splendore! Ogni tanto vengo a rintanarmi nella tua galleria d'arte! Grazie per lasciarmi entrare!

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  10. dautredemp, l'ingresso è sempre libero:-) mi fa piacere che ti piace. grazie, ciao a presto.

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  11. Non lo avevo ancora guardato questo splendido post. Immagini bellissime come sempre e tutto interessante.
    Un bacio... che bello anche l'alberino all'inizio

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  12. X Paola: Cara Paola, scusa il ritardo della mia risposta.
    Grazie della tua sempre gradita presenza su soloimmagini.
    Bacio
    Ciao!

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