Per conservare vivi e funzionanti i nostri rapporti con gli antichi maestri, in ultima analisi, è necessario forzarli. Questa lucida affermazione di Francis Haskell ci ricorda quanto sia difficile, per la storia dell'arte come disciplina scientifica, tenere in vera tensione il dialogo personale, intellettuale ed emotivo con le opere d'arte del passato.Anche per questo è importante ricordare che le più penetranti, pur se spesso le più forzate, interpretazioni di un artista sono state elaborate da altri artisti.

domenica 23 maggio 2010

La crisi dell'Impressionismo


Edouard Manet, si spegne il 30 settembre 1882 La sua  morte apre una profonda ferita nel gruppo degli impressionisti, la perdita di un punto di riferimento cosi importante in un certo senso accentua la crisi che già da tempo sta attraversando le fila del movimento,- peraltro irreversibile, che esploderà in tutta la sua gravità nell'ultima esposizione del gruppo. organizzata nel 1886- le cause non vanno ricercate tanto nella storia del movimento in sè ma nel percorso artistico affrontato da ciascuno dei suoi esponenti.


Pierre-Auguste Renoir
(Madame Charpentier con i figli)
1878
Metropolitan Museum of Art,  New York
L'esempio più emblematico della crisi in corso è quello di Auguste Renoir,il primo trasfuga dal gruppo, che analizza con lucidità il suo allontanamento dal movimento impressionista, giungendo fino, se non a rinnegare, almeno a rillegerne sotto nuova luce molti dei precetti.
L'opera che dà avvio alla svolta stilistica dell'artista è un imponente ritratto della moglie del noto editore Georges Sharpentier, Madame Sharpentier con i suoi figli, che Renoir decide di presentare- con grande biasimo da parte di Degas, da sempre critico nei confronti degli ambienti ufficiali.



Edgar Degas L'ètoile, 1876- 1887, Parigi, Musèe Dorsay.

I primi segnali di crisi all'interno del movimento si avvertono già con la quarta esposizione, organizzata nel 1879, fortemente voluta da Degas, che è tra i principali premonitori. Renoir e Sisley, decidono di non parteciparvi. Ne seguirà l'esempio Claude Monet, che diserterà la quinta edizione, lasciandosi alle spalle un'associazione ormai ridotta a pochi elementi: Pissarro, La MorisotCaillebotteGuillauminRouart e Degas " Che ne sarà delle nostre esposizioni"?, scrive in una lettera Degas a Camille Pissarro, il 24 gennaio del 1881, " dobbiamo
continuare, ma continuare solo in senso artistico, l'unico senso, per definizione, che ci interessi". Egli auspica un ritorno degli amici che hanno disertato le ultime esposizioni, desiderio in parte esaudito nell'edizione del 1882, che rivede tra i partecipanti Monet, Renoir e Sisley (manca però Degas) ma che rappresenta, al contempo, il canto del cigno del gruppo.

Degas approda alla scultura con la consueta arguzia e curiosità. Una grave carenza alla vista gli ha reso difficile l'approccio alla pittura a olio,spingendolo verso l'uso del pastello a cera e verso l'opera plastica." E' per mia soddisfazione che modello in cera animali e persone", chiarisce l'artista , "non per allontanarmi dalla pittura e dal disegno ma per donare alle mie pitture e ai miei disegni più espressione, più ardore e più vivacità".Raramente Degas mostra le proprie sculture al pubblico. Quando provò a esporre Ballerina di quattordici anni, (nell'immagine) la critica si scatena con l'usuale ferocia. Alla sua morte vengono trovate nel suo atelier centocinquanta sculture in cera e in terracotta, molte delle quali saranno poi  fuse in bronzo da  Hèbrard, nel 1991.
        



Il pittore dell'impossibile.

Mostra immagine a dimensione interaMeno eclatante e ostentata, ma altrettanto profonda e forse ancor più complessa, è l'evoluzione stilistica di Claude Monet. Fedele alla pittura  en plein e all'impressionismo , Monet sa approfondire la propria poetica restando nel solco del movimento che lui stesso ha creato anni prima. A interessarlo è soltanto la ricerca sulla mutevolezza della realtà e sulla percezione che di essa ha l'occhio umano. Per trovare nuove suggestioni compie numerosi viaggi: visita il nord e il sud della Francia, l'Olanda l'Italia, la Norvegia Ovunque cerca nuove conferme al proprio pensiero, nuovi motivi su cui riflettere.Il soggetto è sempre un pretesto: che siano dei covoni di fieno o la cattedrale di Rouen poco importa. Ciò che conta è la percezione  che di essi si ha, il mutare rapidissimo del loro aspetto dovuto al variare delle condizioni atmosferiche. Lo stesso luogo viene ritratto in diverse ore del giorno e in differenti condizioni climatiche per riuscire a fissare sulla tela i sottili, talvolta impercettibili, mutamenti del vero. Quella di Monet è ormai una sfida, la cosciente ricerca dell'impossibile. Nel 1890  si stabilisce a Giverny, dove ha da tempo un atelier. Qui realizza il proprio sogno: la creazione di " un giardino aquatico" , un piccolo stagno pieno di ninfee attraversato da un ponticello giapponese " paesaggio d'acqua" che diventa ben presto l'unico protagonista della sua pittura.Quella di Monet è una ricerca poetica più simile alle pagine di Marcel Proust che  a quelle,  tanto vicine all'impressionismo storico di Emile Zola. Una lezione che debitamente elaborata, segnerà la nascita dell'Astrattismo.


IL POINTILLISME

Mostra immagine a dimensione intera
La crisi del gruppo che aveva dato  vita all'impressionismo si evidenzia, in tutta la sua gravità, nell'ottava e ultima mostra del 15 maggio del 1886. A tenere alta la bandiera dell'impressionismo ormai sono davvero pochi.
La presenza di Georges Seurat e del suo seguace Signac solleva molte perplessità tra gli altri membri del gruppo. Seurat apporta un elemento nuovo L'artista cerca di mettere in pratica una regola che gli impressionisti avevano indagato in teoria  ma disatteso nella loro pittura: non mescolare sulla tavolazza  i colori ma lasciare che sia la retina dello spettatore a farlo, osservando dalla giusta distanza una fitta rete di puntini di colore puro avvicinati seguendo le precise leggi della percezione cromatica. Per raggiungere il proprio fine, Seurat studia le piu recenti teorie ottiche. Questo procedimento scientifico permette all'artista una volta stabiliti i toni che desidera ottenere, di lavorare in qualsiasi condizione di luce, anche artificiale. Si chiude l'epoca della pittura en plein air.Anche nell'organizzazione della composizione egli segue precise regole matematiche, arrivando a recuperare i criteri geometrico proporzionali propri  dell'arte rinascimentale, una linea composta e incisa, lontanissima dalla pennellata libera di Renoir e Monet.
Georges Seurat
Una domenica pomeriggio all'isola della Grande-Jatte
 1886, Art Institute, Chicago
Preceduta da numerosi studi e meticolosamente preparata fin nei dettagli, la Grande Jatte è una delle tele più moderne e sorprendenti della seconda metà del secolo Vera pietra dello scandalo alla mostra impressionista del 1886, la tela,di dimensioni monumentali (207,6 X 308 cm), testimonia la nascita di un nuovo stile, detto il Pointilisme, per la caratterizzante  stesura del colore a puntini. I colori sono divisi secondo la tecnica dei tocchi divisi, cosi da ottenere un particolare effetto cromatico e una precisa sensazione luminosa A dispetto dell'immobilità della composizione nel complesso la scena conserva un'emozionante vitalità.
Georges Seurat, morirà a soli trentun anni nella primavera del 1891, lasciando poche opere  ma raggiunge il vertice con il circo, ultimo capolavoro dell'artista, vera e propria summa di tutta la sua ricerca.

Il circo è un dipinto ad olio su tela di cm 185,5 x 152,5 realizzato (ma lasciato incompiuto) nel 1891 dal pittore Georges-Pierre Seurat.
È conservato al Musée d'Orsay di Parigi.L'opera fu esposta benché non fosse terminata al settimo Salon des Independants, durante il periodo dell'esposizione Seurat morì.Seurat raffigura il circo con il tendone a strisce e l'atmosfera festosa.Si tratta dell'ultima opera del pittore, rimasta incompiuta per la sua morte. Il quadro sarà acquistato da Paul Signac che poi rivenduto al collezionista americano John Quinn, dietro promessa di un suo lascito al Louvre.

Dopo la morte dell'artista, il Pointillisme interesserà molti giovani fino a Herri Matisse- che elaboreranno le loro prime prove in uno stile vicino a quello di Seurat. Vero erede del pittore è però Signac parte dalle ipotesi  stilistiche di Seurat per elaborare una propria posizione, più libera e influenzata dalle più moderne tendenze del gusto.

9 commenti:

  1. Un periodo di innovazione nell'ARTE e non solo, questo che hai trattato, pur sottolineandone il periodo di crisi.

    Rosaria, a me l'Impressionismo intriga! L'interesse rivolto al colore, la prevalenza della soggettività dell'artista, delle sue emozioni che non vanno nascoste, ma al contrario esaltate...

    L'impiego del colore qui è rivoluzionario: il contrasto tra i toni chiari e le ombre mi affascina...

    Il dipingere, per la prima volta in "en plein air", fuori da uno studio, a contatto con il mondo, ha una portata innovativa enorme!

    Insomma, questo movimento artistico ha il suo fascino, e tu sei stata brava nel raccontarlo e documentarlo.

    Bacione

    annarita

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  2. Cara Annarita, la pittura, così come concepita dagli impressionisti, era solo colore. Essi, pertanto, riducono, e in alcuni casi sopprimono del tutto, la pratica del disegno.
    Tutto ciò può essere affascinante, rubare l'attimo fuggente, la ricerca continua di Monet che attraverso le sue Ninfee cerca di catturare.
    A dire il vero questo movimento non mi intriga molto e non so darci una spiegazione.

    Grazie Annarita
    Bacione
    Ciao.

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  3. Nulla mi piace come l'impressionismo in arte, benchè io ci capisca poco e mia figlia mi sgrida sempre per i mie macroscopici errori.
    Io parlo da fruitore comune e mi piace per ciò che mi fa pensare.

    Alcune delle opere di cui parli le ho viste, Monet specialmente. Mi hanno completamente rapito.

    Un bacio e bravissima come sempre!!
    rosalba

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  4. Cara Rosalba, stiamo nelle stesse condizioni...
    mia figlia fa lo stesso e quindi mi devo per fora impegnare, altrimenti sono richiamata.

    Diciamo che è da tempo che cammino in questo meraviglioso libro del'Arte e qualche idea me la sono fatta anche io.

    L'impressionismo va rispettato, è una pagina molto importante ma Seurat ha tradotto in pratica quello che l'impressionismo cercava di dire.

    In fondo l'arte è solo una catena, che offre agganci a quelli che verranno
    e dunque per questo ogni movimento è degno di rispetto.

    Auguroni a tua figlia
    e complimenti alla mamma.

    Un bacione
    ciao.

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  5. Mamma mia che roba!!!
    Sono stupito e mi guardo tutto con avidità perché nel campo dell'arte sono completamente a digiuno.
    Mi hanno particolarmente colpito la
    frase di D'Annunzio all'inizio del post; il ritratto della principessa di Boldini; il dipinto "mamma con le due bambine e il cane" di Renoir; le opere di Pissarro pittore e scultore
    e quelle di Monet, Dalì, Matisse, Picasso, Magritte.
    Infine qualcosa sul dipinto "L'etoile" di Edgar Degas.
    Oltre quarantadue anni fa m'innamorai di questo quadro, ne acquistai una riproduzione e, con tanto di cornice barocco dorato di cm.85x65 fa ancora bella mostra di sé nel soggiorno della casa dove abito.
    Adesso ho capito il perché ne feci acquisto.
    Grazie Rosy, di tutto.

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  6. Caro Aldo, grazie per la visita.

    Le parole di D'annunzio, sono bellissime, mi son sempre piaciute.
    D'annunzio in queste sue parole da nobiltà alla Donna che ha il potere con un solo sguardo di aprire un mondo di emozioni,il quale vale molto di più del suo corpo.
    L'emozione si ricorderà per sempre, un corpo si può anche dimenticare.
    Forse sbaglio ad interpretare cosi questa frase, ma mi piace pensarla cosi.

    Adesso sappiamo che nel tuo soggiorno hai il dipinto "L'etoile" di Edgar Degas.
    Come si può non restare affascinati dinanzi a questo capolavoro?

    Grazie a te che sei passato e mi ha fatto un sacco di piacere.
    Ti abbraccio.

    Ciao fratellone

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  7. la storia dell'arte lascia tracce incancellabile, tu hai il dono di trsferirle agli altri...grazie Rosy da Fernando.

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  8. Grazie Fernando troppo buono
    Scusa il ritardo.
    Ciao e Buon inizio di settimana

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