Per conservare vivi e funzionanti i nostri rapporti con gli antichi maestri, in ultima analisi, è necessario forzarli. Questa lucida affermazione di Francis Haskell ci ricorda quanto sia difficile, per la storia dell'arte come disciplina scientifica, tenere in vera tensione il dialogo personale, intellettuale ed emotivo con le opere d'arte del passato.Anche per questo è importante ricordare che le più penetranti, pur se spesso le più forzate, interpretazioni di un artista sono state elaborate da altri artisti.

lunedì 5 aprile 2010

LA SCENA ARTISTICA SPAGNOLA


Fra Tradizioni e Modernità



Immagini reperite dalla rete.

 Notizie  dal libro, 

La Storia dell'Arte



Facciata principale del Museo
del Prado, con la statua di Velázquez.

 
 Ritratto di Isabella II di Spagna
...........
Nel lungo regno di Isabella II, la Spagna cerca lentamente la strada verso la modernità, in favore di un'organizzazione politica, economica e sociale.
Dal punto di vista artistico, la Spagna presenta uno scenario frazionato e instabile, che vede dialogare personalità diverse, che caratterizza anche il panorama artistico degli altri paesi d'Europa-


 


 La varietà della Spagna emerge sopratutto nel genere storico. Il testamento di Isabella la Cattolica (1864, Museo del Prado) di Eduardo Rosales Gallinas è considerato uno dei capolavori della pittura di storia nella Spagna del tempo. L'opera, densa di riferimenti alla grande tradizione iberica conquista anche la francia, dove viene premiata con una medaglia d'oro e la legione d'onore per volontà di Napoleone III.Rosales Gallinas, perderà il favore della critica quando si aventurerà  in scelte stilistiche più moderne, come nel caso del suo - Episodio dalla battaglia di Tetuàn.
 

                     

Eduardo Rosales Gallinas
Episodio dalla battaglia di Tetuàn.
1868, Madrid, Museo del Prado.
.........
La resa di Breda 1635
La tela narra la sconfitta delle truppe napoleoniche da parte degli spagnoli, giustifica lo stile altisonante dell'insieme; fedele nel ritrarreuniformi e volti dei protagonisti, l'artista cita Velàzquez e la tradizione, senza saperne trarre i suggerimenti preziosi che, negli stessi anni sa cogliere uno "straniero"come Edouard Manet.
Ricca e anche la produzione di tele di genere, in particolare di scene che illustrano di tradizioni locali, di gusto ancora romantico Ne offre un buon esempio la processione del Copus Christ a Siviglia di  Manuel Cabral y Beiarano.  


La processione del Corpus Christi a Siviglia
1857, Madrid, Museo del Prado.
L'artista impagina una composizione ricca di dettagli , imbevuta di luce, costruita su una solida gabbia prospettica: la precisione nel riprodurre il singolo particolare e la staticità negli atteggiamenti dei personaggi ritratti costituiscono la virtù e il limite delle opere di questo tipo. Manuel Cabral y, non è il solo esponente di questo genere di pittura: è sufficiente osservare Prima della corrida di Manuel Castellano.


Prima della corrida- 1853. Madrid. Museo del Prado
Un dipinto vivace, ma non vivo racconto di un importante momento   della tradizione spagnola.






Mariano Fortuny Idillio, 
1868 Madrid Museo del Prado 
                 .....
Il vero protagonista, quanto meno dal punto di vista del successo economico della scena spagnola del secondo Ottocento è Mariano Fortuny, artista la cui fama valica il confine patrio per raccogliere un ampio seguito anche nel resto d'Europa. Formatosi a Barcellona, approfondisce i propri studi in Italia. Un viaggio in Africa, finanziato dalla Diputatiòn barcelonese che gli commissiona alcuni episodi della guerra del Marocco, gli apre le porte dell'oriente, avvicinandolo al gusto per le atmosfere esotice assai diffuse nell'Europa del tempo.Fortuny,inventa una cifra stilistica inconfondibile e di sicuro successo, che trova nelle opere neurococò di ambientazione settecentesca e nelle scene di gusto orientalista.Le sue tele  degli anni settanta presentano una libertà di pennellata  e una sensibilità al dato luminoso, che paiano preannunciare  una fase impressionista.




I figli del pittore nel salotto giapponese
1874 circa, Madrid, Museo del Prado.
Il vero protagonista, quanto meno dal punto di vista del successo economico della scena spagnola del secondo Ottocento è Mariano Fortuny, artista la cui fama valica il confine patrio per raccogliere un ampio seguito anche nel resto d'Europa. Formatosi a Barcellona, approfondisce i propri studi in Italia. Un viaggio in Africa, finanziato dalla Diputatiòn barcelonese che gli commissiona alcuni episodi della guerra del Marocco, gli apre le porte dell'oriente, avvicinandolo al gusto per le atmosfere esotice assai diffuse nell'Europa del tempo.Fortuny,inventa una cifra stilistica inconfondibile e di sicuro successo, che trova nelle opere neurococò di ambientazione settecentesca e nelle scene di gusto orientalista.Le sue tele  degli anni settanta presentano una libertà di pennellata  e una sensibilità al dato luminoso, che paiano preannunciare  una fase impressionista





La via dell'Impressionismo.
Le straordinarie novità dell'Impressionismo francese vengono raccolte in suolo ispanico solo da alcun artisti.
In particolare Aureliamo de Beruete y MoretDario Regoyos,e Joaquin Sorolla Bastida sembrano essere i tre pittori che meglio hanno compreso la lezione del gruppo parigino.
           .....
Il Prato di Sant'Isdro
.....
Aureliamo de Beruete y Moret, specializzato nella pittura di paesaggio, è il primo spagnolo a interessarsi alla  tecnica impressionista, pur conservando memoria dell'opera del connazionale Francisco Goya, che egli dimostra di aver studiato attentamente in tele quali Il Prato di Sant'Isdro. Le sue tele si situano agli inizi del XX secolo e offrono un'interessante, seppur tarda, rielaborazione  dell'Impressionismo e alla tradizione spagnola.

Regoyos è amico del compositore Albèniz - la cui estetica. profondamente innovativa, influisce sulla forma dell'artista - e si trasferisce con lui a Bruxelles. A contatto con con il gruppo belga de XX, conosce le avanguardie pittoriche europee e ne comprende la novità. Ma al suo rientro in Spagna a segnare una più decisa svolta verso una pittura di matrice impressionista.Un Impressionismo più vicino a quello della seconda generazione dei francesi ( L'arcobaleno, 1990 Museo di  de Bellas Artes) si misura già con la pennellata frazionata del Pointillismo e se da una parte ricorda le ricerche dell'ultimo Monet e quelle, ben poco impressioniste, del tardo Renoir, dall'altra lasciano presagire L'Espressionimismo.



E dicono che il pesce  è caro!
1894- Madrid- museo del Prado
.........
Il terzo nome della cosiddetta triade impressionista della pittura spagnola di fine secolo presenta carattersiche diverse:
Sorolla è artista di talento, il cui stile può difficilmente  essere catalogato sotto l'etichetta dell'Impressionismo.
Molto noto negli Stati Uniti,ottiene oltreoceano un successo incredibile già nel 1909, quando una sua mostra
newyorkese batte ogni record di affluenza di pubblico. Dopo un esordio caratterizzato da opere a soggetto sociale
risolto con stile realista, come -E dicono che il pesce è caro!- Sorolla si lascia  attrarre da una pennellata più libera e luminosa, sebbene
mai pienamente impressionista.Sorolla raggiunge il proprio vertice qualitativo nelle opere ambientate a mare, come l'interessante, ma molto tardi, Bambini sulla spiaggia (1910, Madrid, Museo del Prado) in cui Sorolla offre un saggio esemplare della sua magistrale poetica della luce nella rappresentazione del movimento delle onde e dei riflessi dei corpi stesi sull’acqua della riva e la - Spiaggia di Valencia alla luce del mattino 1908- New York, Hispannic Society of America.





LA BELLA BIMBA DAI CAPELLI NERI

La bella bimba dai capelli neri
è là sul prato e parla e gioca al sole.
Io so quei giochi e so quelle parole;
rido quel riso e penso quei pensieri.
Son io la bimba dai capelli neri.

Ed anche io vedo una fanciulla bruna,
gli occhi sognanti al ciel notturno fisi.
Quante chimere e quanti paradisi
negli occhi suoi! Te li rammenti, o Luna,
gli occhi febei della fanciulla bruna?

Ora è stanca; la penna ecco depose.
e la man preme su le ciglia nere.
Di quanti sogni e quante primavere
vide sfiorir le immacolate rose?
Ora è stanca; la penna ecco depose.

2 commenti:

  1. Cara Rosaria, un post molto interessante come tutti gli altri di Soloimmagini.

    L'arte in Spagna è antichissima, ricca e variegata, frutto di influenze esterne che l'hanno caratterizzata nei secoli e resa ancora più interessante.

    Dall'antichità alle avanguardie europee del Novecento, l'arte spagnola si è sempre distinta per i suoi elementi di originalità.

    I versi della lirica di Vittoria Aganoor sono freschi e immediati, stupendi.
    Apprezzo molto questa autrice discendente da una nobile famiglia armena, naturalizzata italiana, e che ebbe il grande Giacomo Zanella come maestro per circa quindici anni.

    Brava, brava, brava.

    Bacioni
    annarita

    RispondiElimina
  2. Cara Annarita a me piace tanto
    Diego Velazquez mi appassiona, nei suoi quadri ci leggo qualcosa che va oltre la pittura.

    Cara Annarita,forse è il periodo che ho trattato che non tanto mi piace.

    Vittoria Aganoor non la conoscevo feci una ricerca dei vari poeti dell'epoca trattata per soloimmagini e la trovai, mi colpi molto e scelsi questi versi, son belli.

    Un bacione a te Annarita.
    Ciao e grazie della tua presenza graditissima.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...